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Rivedo Scelba e la piovra fascista lungo le insegne della polizia.

Talco war am 12. Oktober diesen Jahres zu Ehren von Peppino Impastato wieder mal in Berlin und spielte ein kleines Konzert im Il Ritrovo. Neben Liedern zum kommunistischen Anti-Mafia-Kämpfer Impastato gab es aber auch nachdenkliches über die italienische Geschichte. Dieser Track war leider nicht mit dabei. Das Video ist aber toll und deshalb bring ich es heute! Der Song ist all jenen Opfern des Staates gewidmet – egal ob Sozialrevolutionäre, Kommunist_innen, Anarchist_innen, Gewerkschafter_innen, Ultras und all den anderen unschuldigen Bürger_innen, wie zum Beispiel den Toten aus des (faschistischen) Staatsmassakers der Piazza Fontana 1969.

60 anni
talco

Ho 60 anni tra lutti e prigioni
ormai risucchiato dal vil capital
piegato in lager di sbirri e massoni
bombe e assassini senza identità
Ho pagato colpe di preti e padrini
e carceri e ghetti ricolmi d’idee
Sogni traditi volar da finestre
e dogmi corrotti protetti ad Hamamet.

Ho pianto voti e ideali svenduti ad un american
ho barattato il mio dio col potere di un democristian
Vidi l’inganno e l’odio qualunquista
sparar nel ventre dell’utopia
E l’orda funesta del germe centrista
crebbe dal marcio della borghesia.

Ho visto ancora giudici ingrati
pagare cara lo lor dignità
E ebbri templari con scudi crociati
giù nella bolgia dell’immunità
Baciai le mani a piduisti potenti
ricchi plutocrati, guerrafondai
Comprai i miei voti a lupara e tangenti
succhiai la vita a studenti e operai.

Quando il silenzio è un dolore assopito in un sordo ideal
quando lo spettro di antichi tormenti riecheggiano lontan
rivedo il male negli occhi bendati
d’odio squadrista e nera nostalgia
rivedo Scelba e la piovra fascista
lungo le insegne della polizia.